Horizon Forbidden West – Recensione
La prima questione da chiarire in questa recensione, se vogliamo parlare di Horizon Forbidden West, è proprio relativa al fatto che quest’ultimo è la versione rivista, ampliata, migliorata e ulteriormente approfondita del suo predecessore Horizon Zero Dawn. Ci troviamo davanti a un lavoro a dir poco monumentale da parte del team di sviluppo, ovvero Guerrilla Games, un qualcosa che analizzeremo attraverso le parole di quest’articolo e che speriamo possano essere esaustive per voi lettori ancora, magari, in dubbio sull’acquisto.
Quello che analizzeremo all’interno di questa nostra recensione saranno tutti gli aspetti principali di Horizon Forbidden West, senza incorrere in spoiler, così da non rovinarvi l’esperienza di gioco non appena lo prenderete e inizierete. Se siete rimasti ammaliati dal primo capitolo della saga, se volete approfondire maggiormente la storia di Aloy e dei suoi compagni, se volete addentrarvi ancora di più nel calderone più grande dell’avventura: questo è il momento giusto!
Horizon Forbidden West: un lento, ma straordinario prologo
La nuova opera di Guerrilla Games parte esattamente sei mesi dopo la fine degli eventi di Horizon Zero Dawn e lo fa in un modo totalmente perfetto, come se davvero fosse il continuo del primo titolo, all’interno dello stesso disco. Il prologo è realizzato in maniera egregia, poiché lascia al giocatore (e alla stessa Aloy) la sensazione di conoscere già tutto, ma di “rinfrescare” la memoria quel minimo per ricominciare da dove si era rimasti.

Questo prologo è lungo, lento, ma nonostante tutto straordinario, perché ci fa riscoprire i nostri compagni, i nostri alleati e le nostre conoscenze dopo gli eventi della battaglia finale del primo capitolo. Quindi, quest’ultimi, li vedremo in una veste nuova e saranno sorpresi di rincontrarci, ma anche noi saremo felici di ricongiungerci con loro e iniziare nuovamente il nostro viaggio all’interno di questo mondo sempre più pericolo, vasto e totalmente affascinante.
Un mondo più vasto, un’Aloy più caparbia
Se la nostra Aloy prima era un pochino più “impacciata” o meno esperta, ora è decisamente più consapevole di cosa fare all’interno del mondo, quale sia il suo scopo. Possiamo assolutamente affermare che questi sei mesi (passati all’interno dell’opera) l’hanno fatta “crescere”, maturare e ce lo dimostra proprio dai primi momenti in cui mettiamo piede all’interno delle foreste, piene di vegetazione, che contraddistinguono il videogame. La protagonista è più caparbia, decisa e sa ciò che vuole, l’unico mezzo che abbiamo per aiutarla nella sua impresa è proprio prendere il joystick in mano e attivarci insieme a lei.

Come detto, la Salvatrice di Meridiana è pronta a continuare la sua avventura, ma proprio riguardo ciò: su cosa si basa la trama di Horizon Forbidden West? Dovrete esplorare le più iconiche terre remote, combattere contro macchine ancora più grandi e terrificanti e incontrare nuove e stupefacenti tribù. La vita sulla Terra, ormai, sembra destinata a una nuova estinzione e nessuno ne conosce il motivo. Qui entra in gioco Aloy, attiva proprio nello scoprire i segreti che si celano dietro queste insidie per riportare l’ordine e l’equilibrio tanto sognato e desiderato all’interno di questo nuovo mondo.
Macchine ancora più grandi, terrificanti e realizzate nei minimi dettagli
Uno degli aspetti principali della saga riguarda proprio i nemici, i quali non sono solo esseri umani, bensì anche macchine iper-tecnologiche che vivono e si muovono in modo totalmente autonomo. In Horizon Forbidden West, ovviamente, le ritroverete e quest’ultime saranno ancora più grandi, più “cattive”, ma anche più perfezionate (a livello proprio di intelligenza artificiale). Vi basterà muovervi più velocemente, o entrare di poco nel loro campo visivo per attivare la lotta (o la fuga, a seconda con quale tipo di “creatura meccanica” abbiate a che fare).

Ciò che però ci ha lasciato a bocca aperta (tra le tantissime altre cose) è proprio la cura che hanno riposto gli sviluppatori nel creare i modi, i comportamenti e le abitudini delle sopracitate macchine. Se vi fermerete, in un posto comunque coperto o lontano, a guardarle per un attimo capirete come sembrano essere vive e non a conoscenza della nostra presenza. Con questa affermazione vogliamo intendere che: se noi vogliamo passare a largo e non disturbare qualunque cosa esse stiano facendo in quel momento, non cambierà nulla in-game, a dimostrazione del fatto che ciò che vediamo può sembrare, a tutti gli effetti, “vivo” all’interno dell’opera.
Horizon Forbidden West: un world building incredibile
A riprova di ciò che abbiamo descritto proprio qui di sopra, Horizon Forbidden West ha una costruzione del mondo realizzata a menadito. Ci siamo trovati, in fase di prova e recensione, a soffermarci dalla storia principale o dalle altre mansioni secondarie per perderci nell’esplorazione più genuina possibile. Senza neanche accorgervene, difatti, vi ritroverete a scalare muri fatti di pietra, a nuotare in fiumi o mari per visitarne il fondo e scoprire cosa si cela al di sotto dello stesso, o anche semplicemente a salire su di un Collolungo per ammirare il panorama mozzafiato che potrete vedere da quell’altezza.

Proprio il mondo di Horizon vi porta a “perdervi” nell’esplorazione, è così talmente ispirato da far rimanere senza fiato in ogni suo scorcio. Cercherete di recuperare erbe medicinali, pezzi di legno per fabbricare frecce o anche risolvere puzzle ambientali per qualche ricompensa in frammenti di metallo, oggetti da scambiare o “craftarne” di nuovi e migliori. Se anche deciderete insomma di soffermarvi dal percorrere la “strada della narrazione principale”, avrete un mondo enorme in cui potervi divertire.
L’imbarazzo della scelta nella miriade di cose da fare
La nostra recensione di Horizon Forbidden West avrebbe dovuto farvi forse già capire quanto immenso sia il mondo di gioco e proprio all’interno di esso avrete davvero l’imbarazzo della scelta sul “cosa fare” e come farlo. Avrete la storia principale, ma sarà ampliata da ulteriori missioni secondarie, che si dividono in sub-quest con una linea narrativa vera e propria o anche in semplici mansioni “one-shot” da portare a termine. Si attiveranno quasi tutte nello stesso modo (andando avanti con l’avventura o parlando con i personaggi contrassegnati da un punto esclamativo verde) e potrete completarle quando vorrete.

Oltre a ciò avrete alcune mansioni più “piccole” che potrete completare e che contribuiscono, comunque, alla grandezza del gioco come ad esempio: i droni da ricognizione, le scatole nere, le rovine delle reliquie, i punti panoramici e le torri di segnalazione. Che rappresentano tutte dei collezionabili, le quali se portate a termine vi daranno degli oggetti unici con cui poter affrontare al meglio la vostra esplorazione, nonché la vostra avventura. Ci saranno anche altre “questioni” da risolvere, se così possiamo chiamarle per non farvi spoiler, che vi richiederanno un bel po’ di ingegno. Insomma, tutto ciò per dire che non vi annoierete neanche un attimo giocando Horizon Forbidden West.
Una grafica mozzafiato e un comparto audio da brividi
Stiamo arrivando alla conclusione delle nostra recensione di Horizon Forbidden West e proprio in questo punto abbiamo deciso di tenere gli aspetti legati alla next-gen. La grafica è a dir poco mozzafiato, il lavoro dell’engine è un qualcosa di mai visto prima (almeno finora). Le espressioni facciali di ogni modello, la cura nei dettagli della pelle, delle attrezzature indossate dai personaggi o anche di tutta la composizione del mondo è un qualcosa che vi lascerà davvero senza parole. Quando arriverà la notte in-game, puntate la telecamera in alto e guardate il cielo, fidatevi e non ve ne pentirete.

Con l’aspetto grafico, ovviamente, non possiamo non citare quello sonoro. Le soundtrack, ma ogni suono che sentirete, sarà totalmente indirizzato e massimizzato in base a dove vi troverete nella mappa. La colonna sonora, poi, è anche quasi “inutile” dire quanto sia azzeccata in ogni suo aspetto. Nota di merito va all’integrazione delle funzionalità del controller DualSense, che vi farà sentire parte integrante del mondo di gioco. Quando dovrete scoccare una freccia, ad esempio, sentirete davvero tendere la corda dell’arco e, una volta lanciata, il “rilassamento” della stessa. Noi siamo rimasti a dir poco sbalorditi e soddisfatti dell’imponente lavoro eseguito dai ragazzi di Guerrilla Games e vi consigliamo caldamente l’acquisto di Horizon Forbidden West (di cui abbiamo anche realizzato la nostra guida al platino), ma sempre e solo se vorrete risolvere tutti i misteri che meraviglioso, ma intenso, mondo cela dentro di sé.