9 Monkeys of Shaolin – Recensione
Il nuovo titolo di Sobaka Studio, ovvero 9 Monkeys of Shaolin, è finalmente disponibile. Già creatori di Redeemer, tornano a far parlare di loro con questo nuovo beat ‘em up a scorrimento, che strizza l’occhio a quei film e videogiochi dallo stampo orientale. Esalta soprattutto le arti marziali, difatti, il suo fulcro è proprio il combattimento a suon di pugni, calci e combo, quasi, magiche. Già vi abbiamo spiegato come raggiungere il trofeo di platino nella nostra guida apposita, leggete, invece, cosa ne pensiamo in questa recensione.
Una storia da non sottovalutare
Prima di trattare del fulcro di 9 Monkeys of Shaolin, ovvero il suo gameplay, vogliamo parlarvi della storia del suddetto, che non è affatto da sottovalutare. Difatti, darà il “là” e la spiegazione e tutte le scazzottate che espleterete nel completamento dell’opera. Quest’ultima tratta di Wei Cheng e delle temibili, nonché tristissime, circostanze che lo porteranno a cambiare il proprio nome in Daokong e diventare un devoto, ma anche spietato monaco shaolin.

Avente come contorno il territorio orientale del 1500, il nostro Wei, umile pescatore e artista marziale per calma, costanza e diletto, si troverà a cambiare vita da un momento all’altro, come dicevamo qui di sopra. Dopo l’invasione dei pirati Wokou, i quali distruggono il suo villaggio e uccidono suo nonno, rimane l’unico sopravvissuto. Portato in salvo da vari monaci shaolin, lo istruiranno alle arti marziali sacre e, soprattutto, lo aiuteranno nella sua vendetta.
Pugni, calci e combo veramente distruttive
Dopo aver trattato della storia, possiamo ora passare alla vera forza di 9 Monkeys of Shaolin, ovvero il suo gameplay. Come abbiamo scritto in apertura, è un beat ‘em up a scorrimento, con grafica poligonale, anche ben fatta dobbiamo dire. Nella sua semplicità, difatti potrete solamente andare avanti e combattere, risulta essere perfetto. Con i vari tasti sarete in grado di sferrare colpi leggeri, pesanti o anche calci volanti in grado di farvi avvicinare ai vostri avversari. Ad aggiungersi a quest’ultimi, ci sono ovviamente le mosse di schivata e parata.

La storia verrà espletata in varie missioni, le quali potranno essere scelte dalla zona centrale del titolo, da una specie di “hub generale” dove vi ritroverete sempre. Proprio qui potrete scegliere le varie missioni principali e secondarie, ma anche decidere quale outfit e arma trovata utilizzare, nonché potenziarvi andando a sbloccare le varie abilità. Proprio riguardo quest’ultime, possiamo dire che l’albero è abbastanza grande e stratificato, ma anche semplice da completare, dato che vi basterà continuare a giocare per ricevere tanti punti.
E voi siete pronti a combattere?
Dopo poco, arriverete in un punto in cui sbloccherete tre tipi di combo, le quali utilizzeranno la vostra forza interiore Qi. Premendo il tasto R2 e uno dei tre tasti di combattimento, potrete generare, quindi, un attacco unico e dalla potenza elevata, che vi permetterà di sconfiggere i nemici più facilmente. Parlando proprio di loro, ve ne compariranno molti a schermo e si suddivideranno in più semplici da sconfiggere, come quelli senza armatura, quelli più “tosti”, dotati appunto di protezione, e, infine, quelli situati a distanza dallo schermo aventi come armi delle cerbottane.

Per quanto riguarda il lato tecnico, invece, siamo soddisfatti della resa grafica, che anche essendo poligonale risulta godibile e “giusta” per il titolo in questione. Anche l’audio è perfetto per l’opera, con un doppiaggio ben fatto e delle soundtrack incalzanti e azzeccate. Noi non abbiamo riscontrato neanche nessun calo di frame o blocco di alcun tipo.